Vincitore

Economia circolare

Atotus

ATOTUS

Letteralmente “A Tutti”, Atotus È Il Primo Circuito Italiano Di Economia Circolare Nel Mondo Della Moda Sostenibile Che Mette Al Centro Il Consumatore Finale E Connette La Filiera Della Slow Fashion, Coinvolgendo Tutti.

Atotus in sardo significa a tutti e nasce con un obiettivo preciso: coinvolgere tutti.
Per farlo abbiamo creato un circuito di economia circolare, il primo in Italia con queste caratteristiche, che include tutti gli attori della filiera della moda sostenibile e li coinvolge per un obiettivo comune: ridurre l’impatto ambientale e sociale della moda e incentivare il consumo responsabile.
Abbiamo aperto uno store fisico e un portale online dove vendiamo abbigliamento e accessori sostenibili e facciamo la raccolta dei capi usati.
Abbiamo creato una moneta digitale che premia il consumatore finale e lo incentiva all’acquisto di nuovi capi sostenibili.
I capi usati raccolti, grazie agli attori del circuito, prendono tre vie: riciclo, upcycling e riuso. I nostri 4 pilastri sono moda sostenibile, economia circolare, Made in Italy e territorio.
Per creare la circolarità Atotus ha coinvolto, a oggi, 20 realtà denominate “attori del circuito” che si contraddistinguono per il loro impegno verso la sostenibilità.
All’interno sono presenti 14 aziende italiane suddivise tra filatori, tessitori e brand di abbigliamento, 1 scuola di moda e 5 enti non profit.
Nei prossimi mesi entreranno nel circuito i primi Designers indipendenti.
Al centro del circuito è stato posizionato il consumatore finale, che chiamiamo Tipper (un ribaltatore del modo compulsivo di acquistare, tipico della fast fashion).
All’interno dello store fisico e online viene fatta la raccolta dell’usato con determinate caratteristiche utili al riciclo e vengono venduti i nuovi capi provenienti dagli attori del circuito.
L’obiettivo è quello di modificare le modalità di consumo e produzione partendo dall’attore principale, il consumatore finale, e dai due momenti più importanti del ciclo di vita di un prodotto in capo a quest’ultimo: l’acquisto e la gestione del fine vita.
Lavorando sulle persone e sulla domanda, incentivando acquisti consapevoli e sostenibili, vogliamo incentivare l’offerta e le realtà sostenibili Made in Italy che si impegnano, e si certificano, per una moda più equa dal punto di vista ambientale e sociale.
Grazie alla gamification e alla creazione di incentivi reali, riduciamo i rifiuti tessili trasformandoli in risorse e dandogli la via più giusta a seconda delle loro caratteristiche e della fase di vita in cui si trovano. Abbiamo creato una piattaforma tecnologica in cui gira la nostra moneta TIP (acronimo di Together Is Possibile) che funge da misuratore di sostenibilità e incentivo (1 TIP = 1 €).
Il sistema funziona come una camera di compensazione di crediti e crea una forma di scontistica, concessa al consumatore finale in cambio del suo usato.
La TIP funziona inoltre lato B2B attraverso tutta la filiera per poi tornare al consumatore finale, incentivando una produzione più responsabile e creando una situazione win win per tutto l’ecosistema Atotus.
Nel corso del 2022 abbiamo integrato due nuovi target di mercato, nati spontaneamente, differenziando l’offerta: aziende e scuole/enti.
Per il canale B2B creiamo prodotti tessili personalizzati, realizzati dagli scarti raccolti, utili sia come regali aziendali che come prodotti a uso interno delle imprese.
Con le Scuole e gli enti di vario tipo, organizziamo percorsi formativi e laboratoriali per giovani di tutte le età, dalle scuole di infanzia alle superiori, fino all’organizzazione di convegni e workshop universitari o per la comunità in generale.
A ottobre 2023 aprirà il primo Hub Tessile Atotus, a Trento, che permetterà un’ottimizzazione di tutti gli aspetti logistici legati alla raccolta e allo smistamento, oltre che raggiungere un bacino di utenza molto più elevato e implementare la produzione laboratoriale di prodotti tessili B2B.
Il progetto Atotus Hub, realizzato in collaborazione con il Comune di Trento e 4 partner del terzo settore, permetterà inoltre la formazione e l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e ragazzi NEET, in ottica di sviluppo di welfare di comunità.